mercoledì 20 luglio 2022

Come il laboratorio mi ha cambiato prospettiva

The RetroBit's Lab

Nel non lontano 2017 ritrovo la forza dentro di me per andare avanti e trovarmi un passatempo che non mi faccia pensare troppo. L'aver ritrovato i vecchi computer degli anni 80 e 90 e la voglia di rimetterli in funzione mi ha portato ad impegnare lo scantinato vecchio ed umido e di trasformarlo in un piccolo rifugio dove la tecnologia non ha tempo ed e' in totale assenza di performances. Di seguito alcune foto del lavoro durato quasi due anni e mezzo e (quasi) finito. La cantina presentava problematiche di umidita' di spinta (essendo interrata) e di risalita (essendo un lato fuori terra) oltre che umidita' per capillarita'. Insomma un'ottima cantina per il vino!
Pero' ne e' valsa la pena! Nonostante la posizione interrata (pensavo che fosse sempre fresca) in inverno ho 19 gradi (grazie ad una stufetta elettrica impostata a con temperatura minima di 16 e massima di 19) ed in estate (grazie al condizionatore) ne ho 25/26. Senza considerare il deumidificatore che mi mantiene il tasso di umidita' entro il 50% ed anche meno. Se non altro mia mamma ha sempre un sacco di acqua per il ferro da stiro...


Dopo aver spostato quello necessario in garage (ci sara' un blog a riguardo) ho ripulito, chiuso i buchi, messo a piombo, intonacato con grassello di calce, sovraintonacato con calce viva e calce idraulica. Atteso i canonici 28 giorni, intonacato nuovamente con grassello di calce idrata e messo a squadro tutto quanto.
E dopo altri 28 giorni, verniciato con tempera traspirante addizionata con calce viva e colla vinilica bianca (per non far staccare l'intonaco o semplicemente per non sporcarsi di bianco quando ci si appoggia al muro).


Dopo circa un mese (dove ogni giorno deumidificavo oltre 2/3 litri di acqua) ho modificato la finestrella mettendone una nuova, riducendo la luce di qualche centimetro ma semplificando la posizione in attesa della modifica che volevo attuare: un muro di perline di legno!

Dopo svariate mani di vernice e secchi di acqua di deumidificatore, ho cominciato a vedere la fine del tunnel: era tempo di installare le perline.
Ho optato per un motivo orizzontale, utilizzando assi di presa verticali, collegati nella muratura con tasselli plastici e viti zincate con annessi distanziali plastici (per evitare che il legno potesse essere in appoggio alla muratura che inevitabilmente poteva ammalorarsi nel tempo).

Dopo quasi tre anni, posso dire con il risultato che la fatica ha premiato!

Da notare che il pavimento e' stato trattato con un idrorepellente plastico e successivamente con la stessa vernice utilizzata per l'intonaco. Sono stati inseriti poi due blocchi di legno compresso dello spessore di quasi 20 millimetri OSB rialzati da terra con piedini di altri 40 millimetri, per diventare cosi' un pavimento galleggiante a tutti gli effetti. Come finitura del pavimento ho optato per piastrelle adesive della Gerflor 30.5x30.5 che anche se non danno il meglio di se' sul legno, l'effetto e' notevole, anche perche' il legno OSB che ho e' stato ulteriormente trattato con una resina idrorepellente.



Anche l'impianto elettrico e' stato fatto e pensato per un laboratorio. Prese di derivazione elettrica ovunque e canalizzazioni esterne di veloce installazione sulle perline!

Cablaggi ethernet, switch di rete, powerline, supporti in OSB e scrivanie riciclate dall'ufficio visto che venivano dismesse (a proposito grazie Eurek! https://www.eurek.it ) ed il laboratorio cominciava a prendere forma!

Dopo e' stato il momento delle scansie dove riporre il mio materiale, vecchi computer e progetti. Adesso diciamo che ho (quasi) tutto quello che occorre per riparare computers ed accessori elettronici, per creare progetti mirati a sbalordirmi sempre di piu', e soprattutto a divertirmi e tenere il cervello sempre in moto!




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